I Sepolcri del giovedì Santo

In molte regioni del sud Italia è tradizione che la sera del Giovedì Santo gli altari delle chiese siano addobbati con i Sepolcri e che tutti quella sera si rechino in visita alle chiese del proprio paese per ammirare queste composizioni che sono allestite in modo tale da creare un’atmosfera unica e suggestiva.

I Sepolcri, che sono portati in chiesa dai fedeli che li hanno preparati a casa durante le settimane della Quaresima,  non sono altro che delle composizioni di steli sottili e fitti realizzati facendo germogliare semi di legumi, di orzo e di grano ornate con fiori e nastri. 

Il colore pallido degli steli è dovuto al fatto che la germinazione dei semi avviene al buio  e  le piante in assenza di luce non producono clorofilla.

Lenciclopedia Treccani, infatti afferma che: “ La clorofilla è un pigmento verde presente nelle foglie ma anche in altre parti della pianta, in quantità diverse nel corso delle stagioni, insieme ai caroteni arancioni e alle xantofille gialle. La clorofilla è indispensabile per la fotosintesi, senza la quale non sarebbe possibile lo sviluppo della vita vegetale e animale. Una pianta, se esposta alla luce, ha le foglie di colore verde, mentre, se è posta al buio per qualche giorno, ingiallisce rapidamente e muore. Questo avviene perché le sue cellule producono la clorofilla solo se esposte alla luce. La luce si comporta, perciò, come un interruttore poiché avvia, entro la cellula, le reazioni che produrranno la clorofilla, sostanza indispensabile per mantenere in vita la pianta.“. 

E’ lo stesso fenomeno per cui le foglie in autunno ingialliscono e cadono. Infatti l’enciclopedia Treccani a questo proposito dice: “In autunno, poiché le temperature diminuiscono, la pianta non produce più clorofilla come avviene nei periodi più caldi e quella presente degenera. La conseguenza è che le foglie diventano di colore tra il giallo e l’arancio in quanto prevale il colore delle xantofille e dei caroteni non più mascherato dal verde della clorofilla.”

La clorofille, infine, è indispensabile per la fotosintesi clorofilliana un processo chimico fondamentale per la vita degli organismi vegetali e quindi anche di tutti gli esseri viventi.

Ho fatto un piccolo esperimento proprio per mettere in evidenza questo aspetto facendo germogliare alcune lenticchie alla luce ed altre al buio.

 Il procedimento che ho seguito è stato il seguente:

  • Ho messo delle lenticchie in un barattolo pieno d’acqua per una notte.
  • Il giorno seguente, in un recipiente di plastica, ho steso una base di ovatta sul quale ho disposto le lenticchie.
  • Ho innaffiato le lenticchie.
  • Ho messo il contenitore in una scatola capiente ma chiusa e ho messo la scatola in un ripostiglio, in modo che fosse sempre al buio.
  • Ho innaffiato le lenticchie una volta ogni due giorni.

Ecco cosa ho ottenuto dopo 18 giorni:

Il contenitore con i germogli bianchi è quello che è stato al buio, quello con i germogli verdi, invece, è stato alla luce. Entrambi sono stati fatti con delle lenticchie.

Le foto delle fasi della preparazione:

Un video dello sviluppo dei germogli:

 

SVILUPPI SUCCESSIVI:

Dopo aver tolto dalla scatola e aver esposto alla luce i “germogli pallidi”, sono bastati pochi giorni perché la pianta cominciasse a produrre clorofilla e a ricolorarsi di verde:

 

Fonti e riferimenti:

 

4 years ago

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