La tregua di Natale

Mi ero riproposto di cercare e vedere, durante queste vacanze di Natale, il film Creation che parla di Charles Darwin. Non avendolo trovato né su Netflix, né su Prime Video ho provato a vedere se almeno riuscivo a noleggiarlo su Google Play… niente da fare, non sono riuscito a trovarlo. In compenso però la mia attenzione è stata catturata casualmente da un altro film chiamato: Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia che non ha niente a che vedere con Darwin, ma che forse mi è stato proposto da qualche furbo algoritmo perché è un film in tema natalizio. Fatto sta che, dopo aver letto qualche notizia rapidamente su Internet, ho deciso di noleggiarlo e vederlo.

Noleggiare un film su Google Play non è costoso, se non è in prima visione, può costare 2.99€ o 3.99€ . Difficilmente costano di più e si hanno due giorni di tempo per poterlo vedere, anche più volte ovviamente. E’ un po’ come quando si andava a noleggiare le videocassette o i DVD al Video Store di Via Cisanello, solo che c’è più scelta e costa meno… se trovi il film che cerchi appunto. A proposito, chissà se esiste ancora il Video Store, ci devo fare caso la prossima volta che ci passo. Un’altra attività purtroppo resa obsoleta dalla tecnologia.

Le cose che mi hanno incuriosito sono state: il fatto che parlasse di una storia vera, che in qualche modo c’entrasse il pallone, che fosse una storia natalizia e che fosse anche un film di guerra. Un mix strano.

Il film mi è piaciuto, non  è di certo un capolavoro, da alcuni potrebbe essere definito un po’ troppo retorico, ma la storia di cui parla è interessante ed è piacevole da vedere.

Non racconterò la trama perché non è bello spoilerare i film, ma mi soffermerò in questo post sull’episodio storico cui si riferisce, noto con il nome di Tregua di Natale.

Il film è ambientato durante la Prima guerra mondiale (1914-1918), la guerra che vide scontrarsi due blocchi contrapposti di nazioni: gli Imperi centrali (Germania, Impero austro-ungarico e Impero ottomanno) e gli Alleati (Francia, Regno Unito, Impero russo, Impero giapponese e Italia [dal 1918] e Stati Uniti [dal 1917]) [3].

All’inizio della guerra i tedeschi decisero di invadere (agosto 1914) la Francia con quella che, secondo i loro piani, sarebbe stata una guerra lampo. Come ben sappiamo invece, i francesi supportati soprattutto da truppe provenienti dal Regno Unito (tra le quali quelle scozzesi presenti nel film), si opposero all’avanzata in modo fiero e deciso, così che presto la guerra si tramutò in una guerra di posizione e di trincea sanguinosa, logorante ed estenuante.

La guerra si combattè su vari fronti e coinvolse molte altre nazioni, ma il film è ambientato nelle trincee del fronte occidentale, tra la Francia settentrionale ed il Belgio, nel punto in cui gli Alleati si opposero all’avanzata tedesca.

Gli eserciti erano schierati nelle trincee poste a poche centinaia di metri le une dalle altre già da diversi mesi e cercavano di guadagnare posizione con continui bombardamenti e sanguinosi attacchi, quando la vigilia Natale del 1914 avvenne quella che in seguito fu chiamata la Tregua di Natale. In pratica in vari punti del fronte ci furono delle tregue non ufficiali, concordate cioè dagli ufficiali e dai militari in trincea e non dai comandi militari, che portarono i soldati dei due eserciti a solidarizzare e fraternizzare tra di loro.

Sembra che tutto cominciò dei canti natalizi provenienti dalla trincea dei tedeschi, gli alleati (nel film sono scozzesi e francesi) risposero accompagnando questi canti con le cornamuse, così un po’ alla volta i soldati uscirono timidamente dalle trincee e si avviarono nella zona di nessuno dove, incontrandosi con  quelli che fino a poche ore prima erano i loro nemici, iniziarono a parlarsi, scambiarsi quello che avevano a disposizione: sigarette, cioccolato e alcolici. Gli ufficiali ne approfittarono per incontrasi e concordare appunto una tregua durante la quale entrambi gli schieramenti avrebbero potuto recuperare e seppellire  i corpi congelati dei soldati che si trovano fra le due trincee.

Le tregue avvennero in vari punti del fronte e durarono non solo la notte di Natale, ma anche il giorno dopo durante il quale i soldati continuarono a incontrarsi, ascoltarono insieme delle funzioni religiose e addirittura improvvisarono delle partite di calcio.

La guerra, fino a quel punto, aveva mietuto già più di un milione di vittime, l’entusiasmo delle truppe era crollato da tempo e anche le motivazioni bellicose. I ragazzi al fronte erano sicuramente già esausti e iniziavano a chiedersi quale fosse l’utilità di quella guerra. Vedevano che dall’altra parte c’erano ragazzi come loro, nella loro stessa situazione, che sentivano come loro la mancanza di casa e degli affetti familiari. Il clima natalizio fece il resto e portò alla condivisione di quei momenti di pace.

La notizia di questi avvenimenti non si diffuse subito, ma solo in seguito, con le testimonianze dei protagonisti e grazie alle lettere che questi inviarono dal fronte. I comandi di entrambi gli schieramenti fecero di tutto per mettere a tacere l’accaduto e in alcuni casi punirono i protagonisti. Tregue di questo tipo furono proibite e scoraggiate negli anni successivi. La guerra infatti riprese ancor più violenta di prima. Fu durante questa guerra che per la prima volta comparirono armi di distruzione come gli aerei da combattimento, le armi chimiche, i mezzi corazzati, le mitragliatrici, le bombe a mano e i lanciafiamme. [7]

Durante la Prima guerra mondiale furono mobilitati più di 70 milioni di uomini in tutto il mondo, 9-10 milioni dei quali morirono sui campi di battaglia, ma anche i civili furono coinvolti pesantemente, alla fine del conflitto ne erano morti circa 7 milioni come conseguenze collaterali delle operazioni militari e a causa di carestie ed epidemie. [3]

Questo film mette in risalto il contrasto tra l’ingiustificato entusiasmo per l’inizio della guerra e la brutalità della guerra che seminò morte e distruzione. Evidenzia inoltre il sacrificio di milioni di giovani inviati al fronte per forza o dopo un’accurata opera di persuasione e di indottrinamento. Nelle trincee però questi soldati realizzarono di essere uomini esattamente come quelli dall’altra parte, capirono che erano burattini nelle mani di potenti che giocavano con le loro vite e compresero il valore della vita e di ciò che è realmente importante.

Quando si parla di “magia del Natale” si intende proprio l’atmosfera di pace che porta con sè e che ispira delle riflessioni e delle considerazioni profonde che portano a valutare i propri sentimenti e i propri propositi.

 

Alcune foto

 

 

Fonti e riferimenti

 

 

4 years ago

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